La pianificazione del viaggio in Spagna

Estate 2023: un caro amico di lunga data che abita in Spagna dopo che da mesi mi invitava ad andare da lui a trovarlo, mi propone di l’idea di un campeggio. Lì per lì la ritengo una follia eppure l’idea di un’esperienza nuova continuava a trapassare i miei pensieri giorno dopo giorno.

Dopo un po’ di tempo non si parlava più di un’intensiva avventura in campeggio, ma solo di un week-end al massimo, il resto dei giorni avrei potuto approfittare per scoprire il “deserto” della Spagna.

E così mentre in Spagna i ragazzi organizzavano il week-end, io organizzavo il mio viaggio dall’italia. Avrei preso un volo volo da Milano Malpensa ad Alicante durante la settimana per poi ritornare in Italia durante la settimana successiva, tuttavia sono tornato a Torino invece che a Milano per questione di orari.

Ok è stata anche la prima volta che ho comprato un biglietto aereo per errore senza possibilità di modificarlo, perdendo di fatti il biglietto per il volo Malpensa-Barcellona, che non immaginavo fosse così tanto lontano da dove abitano i miei amici.

Sono tornato a volare in aereo dopo esattamente 4 anni, il mio ultimo volo fu quello a Londra nel settembre 2019, prima che scoppiasse la pandemia praticamente.

Parto da Malpensa con un’ora di ritardo sotto il temporale: al decollo eravamo circondati da fulmini praticamente! Quanto eravamo quasi giunti in Spagna ad un certo punto l’aereo perde improvvisamente quota… e dopo lo spavento torna tutto alla normalità. Sono arrivato in Spagna praticamente verso mezzanotte.

Senza contare che per questo viaggio ho dovuto comprare appositamente alcune cose come questo zaino da stiva in linea con le dimensioni consentite da Ryanair, con anche un reparto termico, un foto per mettere la power bank e ricaricare il telefono o quel che sia e diversi scompartimenti. Poi le altre cose che ho dovuto comprare sono state i sacchetti per i liquidi e la torcia. Mentre la powerbank con pannello solare alla fine non l’ho usata.

Altra cosa importante è stato assicurarmi che potessi utilizzare la mia SIM telefonica all’estero: infatti potevo continuare ad utilizzare i miei dati internet ma per un quantitativo di Gigabyte molto limitato, però quantomeno ho evitato di farmi un’altra SIM appositamente per una settimana.

Il viaggio in auto attraverso il cuore della Spagna

Al mattino ci svegliamo e prepariamo gli zaini per partire per quest’avventura: la durata prevista del viaggio che avremmo fatto in auto è di più di 6 ore! Destinazione Caceres.

Partiamo che la giornata è bella che soleggiata. Ci fermiamo ad una stazione di servizio per comprare un po’ d’acqua e poi dritti verso la prima meta: Albacete.

Albacete: la città dei coltelli

La città di Albacete mi è piaciuta particolarmente, nota per i suoi coltelli, è un importante snodo commerciale che collega Madrid con la costa orientale.

Tra i vari palazzi moderni, abbiamo parcheggiato in un parcheggio multi piano e poi visitato il centro a piedi, camminando tra i vari negozi della via commerciale. Tra la pavimentazione e il colore degli edifici prevale il grigio chiaro, seppur con qualche eccezione.

Ci fermiamo in un bar particolare per assaggiare il tè caldo, fatto con il latte… Tra i tantissimi gusti tra cui scegliere, proviamo il “pakistani”. Mai prima avevo pensato ce il tè si potesse fare con il latte invece che con l’acqua. È stata un’interessante scoperta. Mi è piaciuto molto l’odore tanto che ne ho comprato una confezione da portare a casa.

Ci fermiamo in una taverna per mangiare qualcosa e dopo andiamo a procurarci dei coltellini che ci sarebbero serviti per costruire l’accampamento.

A questo punto non ci restava altro che rimetterci in viaggio e dirigerci verso la seconda meta: Toledo.

Toledo

In realtà non abbiamo visitato Toledo, ma ci siamo fermati nella zona commerciale per comprare tutto il necessario per il campeggio come sacchi a pelo, tappetini, cuscini, telo e corda. Sì, perchè invece che dormire nella tenda, avremmo creato la tenda legando un telo tra gli alberi.

Con quello che abbiamo speso avremmo potuto dormire in un buon hotel, ma “sarà un’esperienza unica ed indimenticabile” ci dicevamo per rassicurarci.

Madridejos

Prima di raggiungere Caceres facciamo un’altra piccola sosta per far rifornimento di gasolio e bere qualcosa in un bar.

Oltre ai numerosi mulini in lontananza, la zona di Castiglia la Mancia, ed in particolare Madridejos mi ha colpito per la presenza di numerose siluette e statue come come l’Osborne Bull.

Caceres

Ad un certo punto del viaggio la situazione è decisamente degradata: si stava abbattendo un diluvio che non si vedeva nemmeno più la strada. Il nostro amico da Caceres ci chiama per chiederci se davvero eravamo ancora dell’idea di fare campeggio sotto il temporale che stava facendo.

Siamo arrivati a Caceres che si è fatta notte ormai e continuava dannatamente a piovere che non si poteva nemmeno uscire dalla macchina.

A Caceres abbiamo acquistato il mangiare e la griglia per cuocere le cose sul fuoco. A questo punto la macchina era davvero strapiena con tutta la roba che avevamo tra i nostri zaini, i sacchi a pelo, le buste di cibo eccetera.

Il bello a questo punto era che di certo non avremmo campeggiato nella città, ma a ben 30Km da lì, nelle immense campagne di Talaván.

Per chilometri non c’era nulla! Solo campagna immensa e ovviamente buio.

A causa dell’imponente acquazzone che stava per scemare, il terreno all’interno del campo era pieno di fanghi che avremmo rischiato anche di rimanere impantanati con la macchina.

Nel buio, in mezzo a una immensa campagna abbiamo cercato un punto in cui ci fosse della legna adatta per il fuoco e degli alberi adatti per costruire l’accampamento.

Dopo esserci vestiti in abbigliamento comodo e caldo per la notte, seppur all’inizio comunque con l’illuminazione dei fari della macchina, ci siamo messi all’opera: chi andava a raccogliere legna, chi preparava il braciere per il fuoco, chi tentava di legare il telo tra gli alberi, con un albero al centro che lo mantenesse alzato.

La verità poi è stata che la pioggia aveva smesso ormai, e accanto al fuoco si stava meglio. Così tra un po’ di formaggi, salame, pane e biscotti, abbiamo cenato che era davvero molto tardi.

Il fuoco necessitava costantemente di nuova legna ed andare a cercare legna nel buio con animali che girano intorno a qualche decina di metri era molto pericoloso, infatti di solito andavamo in due: uno teneva la torcia per fare luce e l’altro tagliava la legna.

Avremmo fatto a turni di guardia, ma usciti i sacchi a pelo, chi prima chi dopo, alla fine dormimmo e fino alla mattina presto restò sempre la stessa persona a fare di guardia.

Ed è stato proprio di mattino presto quando mi sono svegliato ed ho potuto ammirare uno spettacolare cielo limpido stellato.

Comunque nel sacco a pelo si stava davvero molto caldi che si poteva anche stare senza vestiti. Però il brutto del sacco a pelo è che quando ti giri, il sacco con la zona per appoggiare la testa non resta fermo, ma si gira con te!

Devo dire che si è dormito molto bene alla fine, dove l’unico rumore era quello dei campanacci del bestiame in lontananza. Ad un certo punto è sembrato anche che qualcuno fosse venuto un po’ più vicino.

Al mattino intanto il fuoco si era spenta ormai, non era più necessario, anzi, abbiamo finito di spegnerlo per lasciare l’area in sicurezza; Abbiamo raccolto tutte le nostre cose e saremmo andati con la macchina ad esplorare Caceres e dintorni.

La prima tappa della mattinata è stata ‎⁨Llanos de Cáceres y Sierra de Fuentes⁩, un parco di interesse regionale, con un lago ed intorno alberi e aree picnic.

Siamo poi andati più in città, per fermarci ad una taverna per assaggiare alcuni piatti tipici della zona.

A quel punto finalmente abbiamo messo piede nella splendida guest house che ci avrebbe ospitati quella notte, messa a disposizione da un nostro amico del posto. Nonostante la pioggia fosse ormai ricominciata, siamo usciti ad acquistare alcune cose, come asciugamani marchiati con simboli della Spagna e dopo una doccia, siamo usciti a fare un giro.

In questo giro di perlustrazione, mi sono ritrovando davanti una filiale della banca BBVA a cui ultimamente sto affidando i miei risparmi.

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Alla mattina ci siamo ritrovati spettatori di una grande manifestazione di corridori che correvano per le vie della città.

Per la colazione ho fatto un’interessante scoperta: è solito in Spagna mangiare delle bowl a colazione con dentro diverse cose come latte/yogurt, cereali e frutta.

Alcázar de San Juan

La prima tappa per la via del ritorno è stata la cittadina di Alcázar de San Juan, con la sua iconica piazza con la statua di Don Chisciotte e il suo cavaliere. Per pranzo ci siamo fermati in un ristorante in loco.

Campo de Criptana

Tappa successiva, l’ultima di questo tour in auto, è stato il Campo de Criptana, meta turistica per i suoi mulini a vento. Ce ne sono 10, risalenti tra il XVI e il XX secolo.

L’area è nota per aver ispirato la battaglia del personaggio di Don Chisciotte nell’ottavo capitolo del romanzo spagnolo Don Chisciotte della Mancia dello scrittore Miguel de Cervantes.


La visita a Guardamar e Torreveja

Il viaggio continua in un prossimo articolo…

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