Nei mie frequenti viaggi tra Liguria e Basilicata, quando faccio la tratta tirrenica, c’era una zona misteriosa in cui spesso passavo con il treno ma che non avevo mai avuto modo di visitare: stazione di Formia-Gaeta.
Eppure da qualche parte ne avevo sentito parlare di questa Gaeta… E vedendo qualche foto la mia reazione è stata “wow ne varrà sicuramente la pena di visitarla!”.
Così quando i miei amici mi hanno chiesto dove potevamo andare per il ponte del 25 giugno, giorno in cui in Italia ricorre la festa della liberazione, l’ho buttata lì!
Capitando di venerdì il 25 aprile, siamo partiti già dalla sera del 24, così da essere lì in zona già dal mattino e avere tutta la giornata a disposizione.
Tralasciando che avevo fatto il biglietto fino a Latina, che il nome mi evoca in mente qualcosa di storico legato al latino dei romani… e che purtroppo poi ho scoperto che la stazione ferroviaria di Latina si trova molto fuori dalla città, a Latina Scalo esattamente e coincidenza vuole che essendo giorno festivo, non c’erano autobus che collegassero la stazione con il centro della città.
Gli autobus nella regione del Lazio sono gestiti dalla COTRAL (Consorzio Trasporti Lazio) i cui orari, oltre ad essere già su Google Maps, sono consultabili direttamente sul sito dell’azienda oppure scaricando la loro app. I biglietti sono a fascia chilometrica, nel senso che ci sono quelli da €1,10, quelli da €1,30 eccetera a seconda del percorso che si deve fare se ne possono acquistare uno o più direttamente dall’app. Ogni fermata ha un codice fermata così da non sbagliarsi. Quando si sale sull’autobus per convalidare il biglietto basta inserire il codice che trovate sull’autobus. Resta comunque possibile acquistare i biglietti cartacei nelle tabaccherie e obliterarli alle macchinette sull’autobus – quando funzionano! -.
La stazione della città di Formia (denominata Formia-Gaeta) è l’unica a trovarsi direttamente nella città, seppur non al centro, mentre tutta la tratta da Latina compresa si trovano praticamente nel nulla, occorre prendere gli autobus locali per spostarsi e può capitare piuttosto spesso che con le coincidenze tra i treni e gli autobus ci si ritrova ad aspettare anche un’ora o più.
E così, dopo una sosta caffe a Latina Scalo, con un regionale abbiamo raggiunto Monte San Biagio dove abbiamo aspettato un’ora per la coincidenza con il bus per Terracina (tariffa €1,30).
Terracina
Avevo sentito nominare Terracina in qualche canzone da piccolo, poi avevo visto qualche foto quando organizzavo il viaggio ed ora che ero lì, non potevo rimandare. Ammetto che sono stato sorpreso da Terracina, non mi aspettavo una città così grande, così ricca di storia, abbastanza ordinata e carina, con spiagge sabbiose immense ed un fiume che attraversa la città.
Proprio su uno dei ponti di questo fiume che ci siamo fermati per la pausa pranzo ad un ristorante self-service dove abbiamo mangiato a base di pesce.


Comunque se passata e Terracina, nonostante dovrete fare una salita un po’ impegnativa, non potete perdervi la piazza del Foro Emiliano, in cui trovate Torre Medievale di Orazio Migliore, Palazzo del Vescovado, Duomo di San Cesareo, Palazzo Venditti, Capitolium di Terracina, Portale Emiliano, Torre Frumentata ‘dei Rosa’, Comune di Terracina, e alcuni punti panoramici sulla città, il tutto vi farà sembrare abbastanza di essere in un altro tempo.


Contenti e sorpresi della visita di Terracina ritorniamo al centro dove passano gli autobus, anche la piazza delle fermate degli autobus presenta un’interessante insolita architettura. E se vi ritrovate in un giorno festivo o un giorno di scioperi, abbiate fede, prima o poi qualche autobus per ritornare alla stazione di Monte San Biagio arriverà.
Pare ci sia anche la possibilità di visitare il Santuario di Monte Sant’Angelo e il Tempio di Giove che purtroppo per questa volta ci siamo persi.
Formia
Per queste due notti ho prenotato una casa vacanze non molto lontano dalla stazione, a pochi passi dal centro alto di Formia. Casa vacanze consigliata, host gentilissimi, disponibili a fornire tutte le info. Appartamento dotato di tutto il necessario, compreso lavatrice e una vista dall’alto su Formia e il suo mare. All’interno, abbiamo trovato tanti volantini e libretti interessanti sulle attività da fare in zona, sulla cultura eccetera, inoltre l’host ci ha consegnato dei buoni per la colazione presso un bar convenzionato in centro, oltre a degli sconti con alcuni ristoranti.
Siamo partiti dalla parte alta a ovest di Formia dove si trova la Torre di Castellone, poi scendendo verso sud si attraversano i vicoli del centro storici è si giunge nella parte più moderna, fino al lungomare e il porto. Ma Formia si estende anche ad est del golfo.




Sicuramente Formia meritava di essere approfondita meglio, ma noi l’abbiamo usata più come appoggio per raggiungere Gaeta il giorno successivo.
Gaeta
Al mattino abbiamo comprato i biglietti andata e ritorno dell’autobus per Gaeta (tariffa € 1,10).


Abbiamo iniziato ad esplorare Gaeta dalla parte sudorientale della penisola, dove c’è il porto, costeggiando il lungomare e poi addentrandoci nella parte storica della punta con le sue viste panoramiche. Siamo passati per il castello di Gaeta che però non è accessibile perché in restauro. Continuando ancora si intravede spuntare la torre del famosissimo Carcere di Gaeta.


Per visitare il Carcere di Gaeta potete pagare il biglietto che include la guida di gruppo. Vedrete le celle dove venivano rinchiusi i detenuti, le aree comuni e poi le terrazze panoramiche.
Riscendendo siamo passati per la Basilicata Cattedrale di Gaeta attraverso delle scale un po’ nascoste che ci hanno evitato tanta strada.




Nel pomeriggio, dopo aver pranzato in un ristorante in siamo stati accolti da un robot, ci siamo fermati a sdraiarci a terra in un parco ai piedi del Monte Orlando, nella parte nuova di Gaeta. Finché, il sopraggiungere della pioggia ci ha costretto a ritornare verso una fermata del bus per tornare all’alloggio a Formia.
Rientro
Al mattino seguente abbiamo dovuto lasciare l’appartamento che ci ha ospitato e avendo ancora tutta la giornata a disposizione, siamo prima andati a fare un giro al lungomare di Minturno-Scauri che però sconsiglio di andarci con il treno perché distante e si cammina praticamente in stradine di campagna.




Dopo uno spuntino abbiamo ripreso il treno in direzione Roma Termini, dove abbiamo scoperto il Mercato Centrale all’interno della stazione con un’imbarazzo della scelta di cosa mangiare. Noi abbiamo provato qualcosa, ovviamente i prezzi sono un po’ più alti.
Uscendo poi siamo passati davanti la Basilica di Santa Maria Maggiore dove i pellegrini facevano la fila per visitare la tomba dell’appena defunto papa Francesco.
Il nostro viaggio si è concluso con un FrecciaBianca che ci ha riportato in Liguria.
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