CLARIFICATIONS: Quando descritto nel presente articolo è quello che vissuto io a settembre-ottobre 2019 prima della BREXIT.

Il vero motivo che il 17 settembre 2019 mi ha portato in Inghilterra è stato trovare un lavoro!

Il NIN in Inghilterra

Per lavorare in Inghilterra è necessario il National Insurance Number (NIN) che è praticamente come un codice fiscale valido in Inghilterra.

Per ottenere questo codice bisogna recarsi presso uno dei Job Center inglesi presenti sul territorio. Non ci sono in tutte le città, ma solo in quelle più grandi, come Londra, Oxford eccetera.

Innanzitutto per ottenere il NIN è necessario avere il diritto al lavoro: fino al 31 dicembre 2020 è sufficiente un passaporto o una carta d’identità di uno stato membro dell’UE.

Il NIN serve per pagare i contributi quando lavori ed è obbligatorio per poter lavorare regolarmente in Inghilterra.

Per fissare un appuntamento bisogna chiamare e rispondere ad alcune domande che vi vengono poste, fornendo l’indirizzo dove risiedete attualmente. Vi verrà comunicata la data del colloquio e riceverete per posta una lettera di conferma.

Al colloquio vi sarà richiesto una bolletta della casa dove risiedete in Inghilterra o un’autocertificazione di chi vi ospita.

La SIM telefonica inglese

Ovviamente è necessario avere un numero di telefono inglese come O2 oppure GiffGaff. Io ho scelto quest’ultima e con £10 al mese avevo 6 GB di dati internet, minuti e SMS illimitati.

Tra l’altro dopo qualche giorno la Giffgaff mi ha regalato anche una seconda SIM card con £5 di credito.

La SIM card la si può acquistare direttamente online e ricevere comodamente a casa.

Il mio viaggio ad Oxford

Il mio viaggio in solitaria verso Oxford è partito da Towcester (contea del Northamptonshire) dove ho preso il bus della National Express con biglietto acquistato online e pagato £10,10.

Bus National Express Towcester-Oxford

Arrivato ad Oxford (contea di Oxfordshire) alle 9 e mezza circa avevo ancora un po’ di tempo fino all’ora del colloquio. Così, dopo aver capito da dove si entrasse al Job Center, mi sono incamminato a vedere un po’ il vicinato.

Sono passato davanti una sede dell’università di Oxford e poi ho raggiunto il Castello di Oxford.

Il Castello e le prigioni di Oxford

Il Castello di Oxford venne costruito dal barone normanno Robert D’Oyly tra il 1071 e il 1073.

È situato nella parte occidentale della città, dove un affluente del Tamigi, oggi chiamato Castle Mill Stream, è stato deviato per la costruzione del fossato. Davanti al cortile c’è una collinetta su cui di solito si eregge una torre recintata. Tra i numerosi interventi del dodicesimo secolo ci fu la costruzione della torre di San Giorgio con una base di 9 x 9 metri ed una punta più piccola della base.

Dopo la guerra civile, il Castello di Oxford venne adibito a prigione locale e luogo di esecuzione capitale.

Dal 1954 le due parti vecchie del castello sono riconosciute e protette come Scheduled Monument. Il cortile oggi è usato per mercatini e spettacoli, mentre le celle delle prigioni sono state convertite in camere d’albergo.

Oxford on the road

Dopo aver fatto il colloquio per il NIN inglese, dovendo aspettare fino a sera per l’autobus di rientro a casa, ne ho approfittato per girare Oxford a piedi, nonostante la pioggerellina.

A pochi passi dalle fermate degli autobus mi sono ritrovato in mezzo al mercato, anche se credo stessero per chiudere vista la pioggia.

Camminando camminando sono arrivato a Sud-Est di Oxford percorrendo la High Street fino al Parco di Meadow, sul Tamigi dove c’è un piccolo porto.

The Meadow Park

Museo di storia naturale dell’università di Oxford

Nella mia visita ad Oxford non poteva mancare la visita al Museo di Storia Naturale dell’Università di Oxford.

Al centro una sala di ricostruzioni di scheletri di animali e dinosauri, illuminata dalla luce naturale proveniente dall’alto. Intorno oltre ai bazar di souvenir, altri oggetti minori.

L’ingresso è gratuito tutti i giorni dalle 10:00 alle 5:00.

Al piano di sotto ci sono invece oggettistica dai ritrovamenti archeologici.

Dall’antico Egitto
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