È controverso pensare che pur essendo io lucano (abitante della Basilicata) non ho mai pensato di fare un articolo sui luoghi da visitare e attività da fare in Basilicata.

Situata tra la Puglia (a Est), la Campania (a Ovest) e la Calabria (a Sud), la Basilicata è una regione montuosa, attraversata dall’Appennino Lucano.

La Lucania, come veniva prima denominata la Basilicata, è bagnata da due mari: il Mar Ionio a Sud nella provincia di Matera e il Mar Tirreno a Ovest nella provincia di Potenza.

Sulla costa Sud si affacciano le località balneari quali Lido di Metaponto, Marina di Pisticci, Lido di Scanzano e Lido di Policoro; sulla costa Ovest invece domina Maratea.

La Basilicata è divisa tra le province di Potenza (capoluogo di regione) e Matera, città famosa per i suoi sassi, proclamata come Capitale Europea della Cultura nel 2019.

Il viaggio che percorreremo in questo articolo parte dalla parte più settentrionale della Basilicata: la città Federiciana di Melfi, nella zona appunto del Vulture Melfese e, percorrendo le montagne della provincia di Potenza, arriverà fino al mare di Maratea.

Itinerario da Melfi a Maratea

Melfi (PZ)

La città di Melfi, nella provincia di Potenza, è raggiungibile sia da Foggia (in Puglia) che dalla provincia di Avellino (in Campania). Lo sbocco autostradale più vicino è quello di Candela (FG). La SS93 Potenza-Melfi è la principale arteria stradale che collega la parte Nord della regione al capoluogo.

Melfi è famosa per due aspetti, quello storico e quello industriale che vede la presenza del grande stabilimento del gruppo automobilistico FCA. L’importanza storica, invece, è dovuta a Federico II di Svevia, allora re del Regno delle Due Sicilie, che portò Melfi al suo splendore scegliendola come sua residenza estiva.

Tuttavia, prima degli Svevi, Melfi era sotto il controllo di Normanni e Romani. Per questi ultimi tuttavia, Melfi, così come Rapolla, erano una città secondarie rispetto a Venosa.

Il Castello di Melfi è tra i più importanti castelli medievali dell’Italia meridionale. È stato costruito in più fasi storiche quindi non ha uno stile ben preciso, ma presenta ben 10 torri di cui 7 rettangolari e 3 pentagonali.

Al suo interno, il Castello di Melfi, ospita attualmente il Museo Archeologico Nazionale del Melfese “Massimo Pallottino”. Il museo è aperto il lunedì pomeriggio dalle 14:00 alle 20:00 e dal martedì alla domenica dalle 9:00 alle 20:00. Non è richiesta nessuna prenotazione, ma l’ingresso è a pagamento.

Altri luoghi di interesse sono la Porta Venosina, una delle 6 porte della cinta muraria del centro storico di Melfi, e Piazza Duomo dove si trova la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Palazzo del Vescovado. Palazzo del Conte è un edificio del XVI secolo al cui interno ospita il Busto di Federico II, donato dalla Repubblica Federale Tedesca.


Venosa (PZ)

Tra Rapolla, Melfi e Lavello, sorge Venosa, le cui origini risalgono alla Preistoria, come rivelano i ritrovamenti degli Scavi del Parco Archeologico di Notarchirico. Venosa è riconosciuta tra “i borghi più belli d’Italia” ed intitolata “città di Orazio”, il onore al grande poeta latino Quinto Orazio Flacco che qui nacque e trascorse la sua adolescenza.

A dare molta rilevanza alla città di Venosa furono i Romani con la costruzione della via Appia, la strada che nell’antichità collegava Roma a Brindisi, quindi una delle più importanti vie romane.

Sul territorio di Venosa sono stati trovati altresì resti di un anfiteatro romano, in grado di ospitare circa 10.000 spettatori. Nel parco archeologico, invece, vicino la chiesa incompiuta, è possibile dedurre i resti di un complesso termale.

A Venosa sorge maestoso il Castello Aragonese di Pizzo del Balzo. La sua costruzione risale al 1470 ed è costituito da 4 imponenti torri cilindriche, circondato dal fossato.

Castello Aragonese di Venosa

Attrazione per i più religiosi è il complesso della Santissima Trinità, riconosciuto monumento nazionale, è costituito da due chiese.

Famose a Venosa sono anche alcune fontane con i leoni come la Fontana Angioina e la Fontana di Messer Oto.

Fontana di Messer Oto

Laghi di Monticchio (PZ)

Proseguendo il nostro viaggio, attraversiamo Rionero in Vulture, città dell’Aglianico DOC, il vino della zona del Vulture.

Da qui potremmo fare un salto al Rifugio Monte Vulture, uno chalet alla cima del Monte Vulture, passando per la stazione alta della funivia a cabine (1.242 metri) che una volta scendeva fino a Monticchio con un dislivello di 562 metri.

Prossima tappa d’obbligo sono proprio i laghi di Monticchio, nel cuore del vulcano ormai spento.

Immersi nella natura potrete fare il tipico giro intorno al lago piccolo, oppure affittare un pedalò per vivere il lago direttamente sull’acqua.

Non dimenticate di passare per l’Abbazia di San Michele e di visitare il Museo di Storia Naturale del Vulture.

Per tutti gli approfondimenti vi rimando alla lettura dell’articolo “Il Monte Vulture e i Laghi di Monticchio“.

Lago Piccolo di Monticchio
Lago piccolo di Monticchio

Cascate di San Fele (PZ)

Per gli amanti della natura, da consigliare, una sosta alle cascate di San Fele. Si raggiungono passando per il comune di Atella.

Il Torrente Bradanello, sorge sull’Appennino Lucano, poi confluisce nel fiume Ofanto che sfocia nel Mar Adriatico. San Fele è attraversata da questo torrente che è costretto a fare numerosi salti di quota, dando così origine alle Cascate di San Fele.

Queste cascate sono denominate “U uatteniere”, dal nome di macchinari a pala che sfruttando la forza delle cascate mettevano in movimento dei martelli che battevano la lana tessuta.

Grazie all’impegno del comune di San Fele le cascate sono ora fruibili al pubblico attraverso percorsi naturalistici di media difficoltà.


Avigliano (PZ)

Proseguendo sulla Potenza-Melfi in direzione Potenza, incontriamo le varie frazioni della città di Avigliano, tra cui Castel Lagopesole, con il suo castello Svevo al cui interno c’è il museo “il mondo di Federico”, il Monte Carmine sulla cui cima si ha una splendida vista panoramica ed è presente la chiesa della tradizionale Madonna del Carmelo, la statua ricoperta di oro e le sculture di candele (chiamate Cinti).


Dolomiti Lucane (PZ)

Trapassando la città di Potenza, ci troviamo nel cuore della Basilicata, ci dirigiamo verso Pietrapertosa e Castelmezzano, nel Parco Regionale delle Piccole Dolomiti Lucane.

Alcuni punti panoramici vi sorprenderanno ed è tutta opera della natura!

L’attrazione turistica di maggiore rilievo qui è il “volo dell’angelo”: appesi ad un cavo di acciaio, è possibile provare l’ebrezza di sorvolare da una montagna ad un’altra.

Per tutti gli approfondimenti su Pietrapertosa e il “volo dell’angelo”, vi rimando all’articolo “Dolomiti Lucane – Pietrapertosa“.

Dolomiti Lucane paesaggio ViaggiHD
Dolomiti Lucane

Maratea (PZ)

Ci spostiamo sulla costa occidentale della Basilicata per concludere il nostro viaggio a Maratea (da non confondere con Matera che si trova dall’altro lato della Basilicata).

Maratea è la principale località balneare del Tirreno Lucano. Suggestiva è la Spiaggia Nera di Maratea, di origine vulcanica, si trova avvolta tra la fitta vegetazione.

A dominare in assoluto è l’imponente statua del Redentore situata sulla punta del Monte San Biagio, che ricorda molto omonima statua di Rio de Janeiro (Brasile).

Per scoprire tutto quello che Maratea ha da offrire, vi rimando all’apposito articolo “Maratea: dal monte alla spiaggia“.

Statua Maratea

Coclusioni

Per ora il nostro viaggio nella provincia di Potenza si conclude qui.

L’intendo era di fare una lista di tutte le attrazioni delle Basilicata, ma alla fine ogni paese ha più di un punto di interesse e ci vorrebbe un articolo dedicato per ognuno di essi; quindi ho dovuto dedicare questo articolo ai principali punti della provincia di Potenza.

Per gli amanti dell’astronomia, nella provincia di Potenza ci sono gli Osservatori astronomici di Castelgrande e Anzi.

Mentre per chi cerca più avventura e adrenalina in natura, ci sono il “Volo dell’Aquila” a San Costantino Albanese, il “Ponte alla Luna” di Sasso di Castalda oppure il parco divertimenti “Parco delle Stelle” di Trecchina.

Un altro castello importante è invece il “Castello Caracciolo” di Brienza, tra Potenza e Maratea.

Cercherò di aggiornare questo articolo con le nuove scoperte e farò presto un nuovo articolo sulle cose da fare e da visitare nella provincia di Matera invece.

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